Le terapie e le cure per il tumore al testicolo possono avere ripercussioni sulla fertilità per cui, se si desidera nel tempo avere un figlio, è opportuno parlare col proprio medico per trovare delle soluzioni per preservarla.
Una possibilità proposta dal medico è la crioconservazione:
questa consiste nel congelare in azoto liquido uno o più campioni di sperma ad una temperatura di circa 200 gradi sotto zero, così da poterli conservare per molti anni. La raccolta deve avvenire prima dell’inizio della chemioterapia o radioterapia.
Di seguito gli effetti dei diversi trattamenti sulla fertilità:
Orchiectomia:
l’asportazione di un testicolo generalmente non compromette la fertilità: il testicolo rimasto è infatti in grado di sopperire alla perdita aumentando la produzione di spermatozoi e di ormoni sessuali, questo verificando l’effettiva funzionalità del testicolo sano prima dell’intervento.
Radioterapia:
ha effetti temporanei sulla fertilità. Nel corso della radioterapia viene erogata una massiccia dose di radiazioni sull’addome. Pertanto vi è una riduzione nella produzione dello sperma ed anche delle alterazioni negli spermatozoi che, in caso di fecondazione, possono causare malformazioni nel feto. Pertanto sarebbe opportuno non cercare di avere figli durante la radioterapia e per un anno dopo il termine del trattamento.
Chemioterapia:
comporta una perdita temporanea della fertilità. Molti pazienti che si sottopongono a chemioterapia per un cancro del testicolo recuperano la capacità di procreare nel giro di pochi mesi dopo il termine del trattamento. Per circa due anni è comunque sconsigliato cercare il concepimento allo scopo di evitare malformazioni o aborti spontanei.
Linfoadenectomia:
non incide sulla fertilità. Tuttavia, in alcuni casi può avere un impatto sull’eiaculazione. La condizione è definita eiaculazione retrograda. Quando è presente, non è possibile avere figli con un rapporto sessuale ma è necessario ricorrere a tecniche di fecondazione assistita.