Sindrome clinica del sistema endocrino che comporta una riduzione di tutti i processi metabolici dell’organismo, l‘ipotiroidismo è causato da un deficit degli ormoni prodotti dalla tiroide (triiodotironina e tetraiodotironina o tiroxina).
Nei paesi occidentali, l’ipotiroidismo si verifica nel 0,3%-0,4% degli individui; si riscontra più spesso nelle donne e negli adulti di età superiore ai 60 anni.
Generalmente la causa più comune di ipotiroidismo è la carenza di iodio, mentre nelle popolazioni che godono di una corretta alimentazione la causa più comune è la tiroidite di Hashimoto (malattia autoimmune).
Altre cause sono:
-radioterapia della tiroide;
-lesioni all’ipotalamo o alla ghiandola pituitaria anteriore;
-l’assunzione di alcuni farmaci;
-ipotiroidismo congenito;
-un precedente intervento chirurgico alla tiroide.
Questo disturbo può causare una serie di sintomi e conseguenze, come:
-astenia;
-intolleranza al freddo;
-aumento di peso;
-secchezza della pelle e dei capelli;
-irregolarità mestruali;
-infertilità
La diagnosi di ipotiroidismo, può essere confermata con preventivo consulto di un endocrinologo, attraverso esami del sangue che misurano i livelli dell’ormone tireostimolante (TSH) e quelli della tiroxina, ed esame ecografico .
Gli ormoni tiroidei, la tiroxina e la triiodotironina, hanno un compito fondamentale nella vita di una donna: controllano il normale sviluppo delle ovaie e la corretta maturazione degli ovociti; per questo il mal funzionamento di questa ghiandola può essere causa di infertilità, se non viene tempestivamente riconosciuta e trattata.
Chi cerca una gravidanza dovrà verificare preventivamente i livelli del TSH, il cui valore in preconcepimento dovrebbe essere compreso tra 1 e 2,5 mIU/L, e ovviamente tenerla sempre sotto controllo durante tutto il periodo di gestazione. Quando infatti la disfunzione tiroidea si manifesta durante la gravidanza può essere causa di aborto spontaneo ma anche di disordini neurointellettivi e cognitivi del bambino.
Trattamento e cura:
L’ipotiroidismo viene solitamente curato con un farmaco sostituto sintetico dell’ormone tiroideo (la levotiroxina) il cui dosaggio è somministrato caso per caso, in base ai sintomi e alla risposta alla terapia, in funzione della normalizzazione dei livelli di tiroxina e TSH.
In definitiva l’ipotiroidismo se adeguatamente controllato e trattato non costituisce impedimento ad una gravidanza.