In Italia, nel 2015, sono nati 601 bambini grazie all’eterologa. Si tratta della prima volta che vengono presentati i dati su questo tipo di fecondazione nel nostro Paese, contenuti nella Relazione annuale del Ministero della salute sullo stato di attuazione della Legge 40/2004 in materia di Procreazione medicalmente assistita (PMA). Dalla quale apprendiamo anche che, considerando tutte le tecniche, sia di I livello (inseminazione), che di II livello (fecondazione in vitro), dal 2014 al 2105 sono aumentate le coppie trattate: da 70.826 a 74.292, pari a +4.9 %. Così come è cresciuto il numero dei cicli effettuati (da 90.957 a 95.110; +4.6 %) e quello dei nati vivi (da 12.720 a 12.836; +0.9 %), pari al 2,6% di tutti i bebè venuti al mondo nel 2015 (erano il 2,5% nel 2014). Diminuiscono, invece, le coppie (da 45.985 a 45.689), i cicli iniziati (da 55.705 a 55.329) e i nati (da 8.848 a 7.695) da tecniche di II e III livello omologhe a fresco, cioè la procedura più utilizzata di tutte. In calo anche le gravidanze gemellari e le trigemine, queste ultime in linea con le media europea.
fonte: https://www.west-info.eu/it/fecondazione-eterologa-dopo-il-si-consulta-linee-guida-ecco/