Il trattamenti di embrioDONAZIONE e embrioADOZIONE sono tecniche consigliate in determinati casi di infertilità maschile e/o femminile.
Si parla di embrioadozione quando vengono”adottati” embrioni già esistenti (presenti nella banca dei gameti): si tratta di embrioni congelati appartenenti a coppie che in precedenza si sono sottoposte ad un trattamento di fecondazione assistita e che hanno deciso in seguito di donare ai fin riproduttivi tutti gli embrioni non trasferiti.
Si parla, invece, di embriodonazione quando i due partner hanno necessità di ricorrere a una doppia donazione: sia del seme che degli ovociti.
In entrambi i casi gli embrioni, geneticamente non hanno nulla in comune con i riceventi.
Differenze:
Sostanzialmente la differenza tra le due procedure risiede nel fatto che gli embrioni dati in embrioadozione sono donati da coppie che si sono sottoposti ad una PMA omologa o a loro volta ad una PMA eterologa, mentre nell’embriodonazione i gameti provengono da donatori e donatrici selezionati per il caso specifico.
Nel momento in cui si effettua un’embriodonazione in fresco tutti gli ovociti prelevati dalla donatrice vengono microiniettati con il seme del donatore e assegnati alla coppia: così si possono utilizzare degli embrioni in fresco e congelare eventuali embrioni di buona qualità per poter, in futuro, fare altri tentativi.
Con l’embrioadozione (di embrioni congelati), invece, la possibilità di fare futuri tentativi con gameti aventi lo stesso patrimonio genetico, dipende dal numero degli embrioni che vengono acquisiti dalla coppia ricevente per il primo tentativo.
Un’ulteriore differenza è il costo, minore nell’embrioadozione perché in questo caso le varie spese (farmaci donatrice, esami di laboratorio, eventuali tecniche aggiuntive utilizzate per la prima fase di crioconservazione..) sono state sostenute dalla coppia che ha eseguito il trattamento in fresco. Nel trattamento di embriodonazione in fresco i costi dovranno essere sostenuti completamente dalla coppia che vuol intraprendere questa strada.
L’embrioDONAZIONE in fresco può avere una percentuale di successo maggiore dell’embrioADOZIONE?
Si, perché in quest’ultimo caso gli embrioni migliori sono stati trasferiti ai pazienti che hanno effettuato il trattamento in fresco e che hanno poi deciso di donare quelli non utilizzati e crioconservati. Questo però non significa necessariamente che chi sceglierà di fare una embrioAdozione riceverà embrioni di scarsa qualità, visto che moltissime coppie, pur avendo ottenuto nel primo trattamento diversi embrioni di grado A e B, decidono comunque di donarli per diversi motivi: un fattore comune a molti è l’età in cui si riesce ad ottenere la prima gravidanza, che porta spesso alla scelta di non effettuare ulteriori tentativi.
Un’altro motivo per cui la donazione di embrioni congelati può portare a percentuali di successo inferiori, può essere dato dall’utilizzo di tecniche addizionali che favoriscono l’attecchimento: per esempio l’hatching assistito (tecnica eseguita in laboratorio che consiste nell’effettuare un piccolo foro nella membrana che avvolge l’embrione, la zona pellucida, per aiutare l’embrione a separarsi dalla membrana (in modo naturale è necessario che avvenga) e poter quindi annidarsi nell’utero materno. Alcuni studi dimostrano che il processo di congelamento indurisce la zona pellucida.