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Ringiovanimento ovarico

Sai cos’è il ringiovanimento ovarico? In questo articolo parliamo di ciò che è necessario sapere prima di iniziare un trattamento di fertilità utilizzando questa tecnica.

I motivi che rendono difficile la gravidanza possono essere molte, ma per ogni difficoltà c’è una soluzione, rendendo la gravidanza non impossibile per nessuno. Le tecniche di riproduzione assistita sono migliorate molto, e le donne che in precedenza non potevano rimanere incinte, al giorno d’oggi possono, anche grazie ad una tecnica recente che punta al ringiovanimento ovarico.

Cos’è il ringiovanimento ovarico?

La società è cambiata molto in breve tempo, l’incorporazione delle donne nel mondo del lavoro ha fatto l’età media per rimanere incinta da 22 a 31. L’età è un fattore molto importante per raggiungere una gravidanza, infatti, può diventare il fattore principale per molte ragazze.Per fortunanon devi preoccuparti, puoi consultarei nostri specialisti della riproduzione assistita di Phi Fertility, che studieranno il tuo caso e progettano un trattamento personalizzato per te.

Il ringiovanimento ovarico può essere eseguito utilizzando diverse tecniche:

– Attivazione in vitro (IVA): Consiste nell’estrazione della corteccia dall’ovaio che viene successivamente coltivata con vari fattori,quindi reimpiantata nelle ovaie, in modo tale che l’attivazione ovarica si verifichi per ottenere più uova e una migliore qualità.

 – Trapianto ovarico di cellule staminali SCOT: Consiste nell’isolamento di un tipo di cellule del midollo osseo che dopo il trapianto di esse nell’ovaio avviene attivazione ovarica, ottenendo risposte migliori alla stimolazione ovarica.

– Trattamento con plasma ricco di piastrine: Consiste nell’ottenere varie cellule del sangue che aiutano la crescita e la rigenerazione dei tessuti, in modo che se introdotto nelle ovaie delle donne in menopausa, consente di riavviare i cicli mestruali.

I fattori di crescita derivati dalle piastrine hanno infatti dimostrato di avere un ruolo rilevante nella riattivazione di follicoli ovarici “dormienti” e dunque nel processo di ringiovanimento ovarico e attivazione dell’endometrio.

Quando si applica questa tecnica di riproduzione assistita?

Questo trattamento dovrebbe essere fatto quando una donna non può rimanere incinta a causa o di qualche disallineamento nelle ovaie o di un’ovaia con poca attività, noto come insufficienza ovarica precoce. Il ringiovanimento ovarico offre l’opportunità di avere un figlio a pazienti che non possono concepire da sole a causa dell’età o della menopausa precoce. In Phi Fertility siamo consapevoli della difficoltà che ciò comporta, ma siamo sempre disposti a studiare il tuo caso e offrirti la soluzione migliore.

Come viene eseguita la procedura di ringiovanimento ovarico?

Il ringiovanimento ovarico è una procedura che può essere eseguita in qualsiasi momento nelle donne con o senza mestruazioni. Dopo aver studiato qual è il tuo caso, effettueremo questi due passaggi:

  • In primo luogo, una volta definito quale tecnica di ringiovanimento è più appropriata per il tuo caso, si procederà ad ottenere il tessuto ovarico, o cellule del midollo osseo, o un campione di sangue.
  • Successivamente, le cellule trasformate o il proprio plasma dovranno essere inseriti nelle ovaie della  paziente, stimolando così la produzione di ovociti

La procedura è semplice e non dura più di mezz’ora in ciascuno degli interventi, essendo il recupero molto veloce.

Chi può essere interessata al ringiovanimento ovarico?

La menopausa è il momento in cui finiscono le mestruazioni e il periodo fertile. Vengono prodotti meno ormoni femminili (estrogeni) e nelle ovaie cessa la maturazione di ovociti in grado di essere fecondati dagli spermatozoi. Questa trasformazione, connaturata all’orologio biologico delle donne, avviene in media a 50 anni, ma è un passaggio che si verifica in maniera graduale.

Ogni donna, però, è un universo a sé e perciò ci possono essere rilevanti differenze individuali nell’esordio e nella durata delle fasi che caratterizzano la menopausa: il ciclo può cessare improvvisamente o modificarsi in modo graduale, anche nel corso di anni.

Nel linguaggio clinico – che è più “precisino” di quello comune – la transizione viene divisa in due fasi, un “prima” e un “dopo”: la premenopausa o perimenopausa e la postmenopausa. La menopausa, ossia la cessazione del ciclo mestruale, sta nel mezzo.

La perimenopausa è una fase di grande…confusione: si evidenzia con irregolarità dei cicli mestruali che tendono a ravvicinarsi (polimenorrea) o a diventare meno frequenti (oligomenorrea). Le mestruazioni possono diventare abbondanti e dolorose, e ci può essere anemia da carenza di ferro. In questo periodo, anche se le mestruazioni mantengono una certa regolarità, la possibilità di restare incinta si riduce, ma non è esclusa: quindi, attenzione se non si desidera una gravidanza. Il patrimonio di follicoli impoverito fa diminuire nel plasma i livelli dell’inibina B e rende più elevati all’inizio del ciclo quelli ematici di gonadotropine ipofisarie (FSH e LH). Anche i livelli di estrogeni si modificano progressivamente, fino ad arrivare all’assenza di ovulazione con deficit del progesterone.

È il periodo più critico, generalmente della durata di circa 5-7 anni, caratterizzato dai tipici segni dell’invecchiamento ovarico: instabilità dell’attività delle ghiandole endocrine, sempre più ridotta fertilità, modificazioni metaboliche che coinvolgono l’intero organismo.

 

Il trattamento del ringiovanimento ovarico è ideale per quelle donne che non hanno la facilità di concepire con menopausa o perimenopausa,  insufficienza ovarica prematura, bassa riserva ovarica o che soffrano di un’anomalia nei livelli dell’ormone antimulleriano. Se avete domande, si prega di contattare i nostri specialisti di riproduzione assistita!

Rischi e benefici

La nuova tecnica che terminerà l’orologio biologico ha anche i suoi vantaggi e svantaggi. Tra i suoi benefici mettiamo in evidenza la grande possibilità di rimanere incinta usando le tue uova e non c’è neanche alcun rischio di infezioni trasmesse dal sangue. Per quanto riguarda i rischi, sono minimi e uguali a quegli della tecnica di fecondazione in vitro, quindi connessi alla stimolazione ovarica, e al lento recupero degli ovociti.

Questa tecnica non si può proporre a tutti, ma viene consigliata a quelle pazienti che si presuppone possano ottenere benefici concreti; va valutato caso per caso e complessivamente l’intera situazione clinica delle pazienti.  L’intero processo prevede da  3 a 6 mesi di osservazione nelle mani di uno specialista; la trasformazione dei  tessuti richiede tempo e ogni persona è un mondo diverso.

Senza dubbio è una finestra aperta per essere in grado di concepire un bambino.. ..e il risultato ne varrà la pena!

I miracoli esistono e in Phi Fertility vi aiutiamo a raggiungerli!

 

 

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